Figlie Selvagge

Si tratta del romanzo storico meglio scritto che io abbia letto negli ultimi anni. Partiamo dalla trama, che è complessa e vi terrà in sospeso fra colpi di scena e plot twist fino all'ultima pagina. Rosa è una medichessa ma, poiché nel 1630 alle donne era preclusa l'istruzione accademica, gli uomini al potere la accusavano di stregoneria. Insieme alle figlie Maria e Bianca, cura i malati grazie all'uso sapiente delle erbe e aiuta le partorienti. Gli eventi si svolgono nella città di Benevento, sapientemente tratteggiata dalla penna di Cinzia Giorgio, che ad ogni pagina ci fa emozionare, tremare, sorridere e soffrire insieme alle protagoniste. E' un romanzo camaleontico, perché racchiude in sé due storie, separate da un evento chiave che cambierà ogni cosa. Teniamo per mano la stessa protagonista, eppure stentiamo a riconoscerla. 

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Pelle d'uomo

Che graphic novel pazzesca!Non avevo mai letto nulla di simile."Se fossi nata uomo, mi sarei comportata così o colà"; "Vorrei essere donna per capire come ragioni!". Quante volte abbiamo sentito o detto frasi analoghe?Bianca può vivere una duplice identità grazie a una pelle d'uomo che è un'eredità segreta delle donne della famiglia. Decide di utilizzarla per conoscere più da vicino il suo futuro sposo, ma presto scoprirà segreti e orrori di una società che disprezza e condanna la diversità.Non sono d'accordo con le recensioni che lamentano una visione scarsamente femminista. Per me è tutt'altro. Ho trovato il tema dell'inclusività trattato con una profondità a tratti disarmante.Mi hanno disturbato, certo, come venivano viste le donne all'epoca, ma sarebbe sembrato strano trovare una visione progressista fra le pagine, dal momento che l'ambientazione è medievale!Sì, gente, nel medioevo gli invitati alle nozze assistevano alla consumazione del matrimonio, e sì, le lenzuola macchiate venivano stese alla finestra dell'abitazione degli sposi il mattino dopo, a testimoniare la verginità della sposa. E sì, le donne erano giudicate troppo sensibili e di scarsa intelligenza. Se questo vi sembra anti-femminista, significa che da allora ci siamo evoluti, ma non si può dimenticare il passato.

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La custode dei peccati

All'inizio non mi convinceva il fatto che, anziché creare un vero e proprio mondo, l'autrice si fosse limitata a dare un nome assonante ma diverso alle cose comunemente conosciute (un esempio? I cristiani che vengono chiamati eucaristiani, ma perché?!?).A fine lettura, però, la mia valutazione è un totale sì: a partire dalla figura della mangiapeccati, che mi incuriosiva moltissimo, alla trama del libro, incalzante e che sa tenere incollati alle pagine.Vorrei potermene dimenticare per poterlo rileggere daccapo!

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My lady Jane

Che scoperta incredibile! My Lady Jane é delicato, divertente, mai banale. Una coccola d'affetto che fa sorridere ad ogni pagina!L'ho assaporato e amato tantissimo e se, come me, avete iniziato a leggerlo perché é uscita la serie su Amazon Prime, fatevi un favore e leggete questo gioiello, ha poco a che vedere con la serie.Ero molto scettica di fronte alla decisione delle autrici di cambiare il corso della storia, mettendo in scena un "What If...?" che temevo sarebbe stato poco credibile, invece lo hanno saputo fare in modo ironico e intelligente. É davvero avvincente, poi, il loro continuo dialogo con il lettore, che contribuisce a incuriosire ancora di più.Sono molto grata alle autrici per aver saputo creare questo piccolo gioiello, era da un secolo che non trovavo personaggi ai quali voler bene e descrizioni così ben fatte da riuscire ad immaginare tutto quanto. Sono curiosa di leggere i prossimi e spero saranno presto tradotti in italiano tutti quanti! 

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When the dark stands still

Ah, mi è proprio piaciuta questa storia!Ci si affeziona ai personaggi, ma non sono loro la cosa più bella del racconto. La cosa veramente stupenda è il worldbuilding che, insieme alla trama, mi ha fatto divorare le pagine in pochi giorni.Mi ha ricordato Il castello errante di Howl e, a tratti, Hunger Games.Veramente ben scritto.

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Wicked

Rileggere un libro è il miglior modo per accorgersi di quanto si è cambiati. La prima volta che ho letto Wicked è stato durante il lockdown. L'avevo trovato geniale.Oggi, dopo quasi 5 anni, è molto di più. Sapere che l'autore lo ha scritto in risposta agli avvenimenti dell'11 settembre mi ha fatto leggere con occhi diversi tutte le parti politiche e filosofiche che permeano l'intero romanzo.Non è un libro per tutti. Soprattutto, se state cercando una storia sul magico mondo di Oz o se pensate che possa essere fedele al musical di Broadway, non iniziate la lettura.Come scrive lo stesso Maguire: "Il musical è divertente, agrodolce e tenero: lo adoro. Ma il mio Paese di Oz era ancora più velenoso e pericoloso di come appare sul palcoscenico". E lo è davvero. Ma questo non ci vieta di amarlo.

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Spietate Promesse

Non rimanevo sveglia di notte per leggere da anni! Dopo questo secondo volume sono giunta alla conclusione che di Rebecca Ross leggerei anche la lista della spesa.Ho amato tutti i personaggi, tutti, in modo viscerale.Piccolo appunto solo sugli déi: secondo me poteva tratteggiarli meglio e acuire i tratti caratterizzanti (Dacre poteva essere molto più malvagio, era troppo umano!)La cosa però che mi ha colpita é stato l'incalzare degli eventi. Non c'é pagina in cui non succeda qualcosa, e questo mi ha tenuta incollata alla storia con l'ansia di quello che sarebbe successo dopo.Mi é anche scesa una lacrima alla fine.Se nel primo libro l'elemento fantasy era limitato alle macchine da scrivere, qui si sviluppa molto meglio, fra dei, mondo sotterraneo e case incantate.Bello, bello, bello. Mi mancheranno tutti quanti!

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La Figlia di Rappaccini

Sono impazzita per questa storia!Una fiaba gotica dalle tinte cupe e fosche, con un finale che lascia a bocca aperta.Mi ha ricordato una fiaba latina.L'edizione è impreziosita dalle opere d'arte di Marco Calvi (non possono definirsi semplici illustrazioni, perché Marco è veramente un artista), che si sposano perfettamente con la narrazione, guidando il lettore nell'espressione delle proprie emozioni, scaturite attraverso la lettura.E' un libro che si legge d'un fiato e non scherzo se vi dico che è il libro breve più bello che abbia letto quest'anno. Meraviglioso!

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Come la pioggia e la Scozia

Ho apprezzato molte cose in questo romanzo. Prima fra tutte, la capacità descrittiva dell'autrice, capace di farci immergere nelle atmosfere tratteggiate.I personaggi: ognuno con i propri tratti caratterizzanti e la propria personalità. É impossibile non affezionarsi a tutti loro.La tensione viene mantenuta alta fino alla fine, altra cosa molto apprezzabile che non riscontro spesso nei pochi romance che leggo.Infine, ho apprezzato moltissimo che la parte spicy fosse appena accennata e non descritta nei minimi dettagli, come accade invece altrove.É un romanzo davvero di qualità, brava Giulia!

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La Duchessa d'Angoulême

Nua Edizioni mi ha permesso di leggere questo romanzo in anteprima. Quello che segue è la mia onesta recensione.Questo è un romanzo storico per chi ha amato Lady Oscar. La storia abbraccia il periodo che segue la rivoluzione francese. La figlia di Maria Antonietta e Luigi XVI racconta in prima persona le avventure attraverso l'Europa a seguito della prigionia. Con continui rimandi alla sua infanzia dell'oro a Versailles e a un presente in cui gli uomini della sua vita sono piuttosto incapaci a governare, quello che emerge è una figura forte e determinata, capace stratega in grado di sopravvivere agli intrighi politici del tempo. Viaggiamo con la duchessa per tutta l'Europa imperiale in mezzo ai complotti e agli intrighi degli emigrati francesi.Nel regno governato da Napoleone, i Borboni rappresentano un pericolo, e quindi la famiglia di Carlotta è costretta a migrare di Paese in Paese, sempre in esilio, sempre alla ricerca di un luogo da poter chiamare casa."Il passato non si dimentica", scrive Carlotta.Lei, che fu addirittura regina per una ventina di minuti, racconta una storia davvero intrigante. Un vero romanzo storico, con un epilogo che vi lascerà senza fiato!4 stelle perché il desiderio di aderire perfettamente ai fatti storici ha fatto perdere molto del carattere di romanzo, con il risultato che non sono riuscita a partecipare emotivamente alle vicende della duchessa.

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Ortica

Sono cresciuta con David Bowie che faceva il re dei goblin in Labyrinth. Ecco perché questo libro mi ha completamente stregata. Ortica contiene le stesse vibes di quel meraviglioso film.È così onirico, così sublime nelle descrizioni delle fate egoiste, capricciose e ingannevoli, e nelle descrizioni del loro mondo, che mi ci sono davvero persa. Mi è sembrato di vivere una favola di quelle che mi spaventavano da bambina, ogni volta che entravo in un bosco.Le descrizioni delle piante alla fine del libro mi sono servite come orientamento durante la lettura, svelandomi i loro segreti.È una fiaba incantevole come solo un'autrice della Cornovaglia avrebbe potuto scrivere.

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Divini Rivali

Mi ha tenuta incollata alle pagine facendomi superare il blocco del lettore che da mesi mi rallentava. La scrittura è incredibilmente evocativa ed ho amato moltissimo riuscire ad immaginare tutto quanto in modo così nitido. La trama è strutturata a regola d'arte ed è evidente l'attenzione dell'autrice alla ricerca storica. I colpi di scena si susseguono e tengono alta l'attenzione. Mai avrei pensato mi sarebbe potuto piacere così tanto un romanzo in cui il tema della guerra fa da sfondo alle vicende narrate.Mi sono affezionata a tutti i personaggi ed ho trovato il legame fra Iris e Roman mai banale. Penso che solo chi ha avuto la fortuna di incontrare il vero amore possa descrivere il rapporto fra i due protagonisti come ha saputo fare Rebecca Ross.Insomma, arrivata alla fine di questa breve recensione vorrei potermi dimenticare di Divini Rivali per poterlo rileggere daccapo e provare le stesse emozioni della prima volta.

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