All'inizio non mi convinceva il fatto che, anziché creare un vero e proprio mondo, l'autrice si fosse limitata a dare un nome assonante ma diverso alle cose comunemente conosciute (un esempio? I cristiani che vengono chiamati eucaristiani, ma perché?!?).
A fine lettura, però, la mia valutazione è un totale sì: a partire dalla figura della mangiapeccati, che mi incuriosiva moltissimo, alla trama del libro, incalzante e che sa tenere incollati alle pagine.
Vorrei potermene dimenticare per poterlo rileggere daccapo!
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